Comunicato stampa del Fronte Popolare per la Liberazione della
Palestina sul recente assassinio di Saddam Hussein
Un portavoce del Fronte Popolare per Liberazione della Palestina (FPLP)
ha emesso una dichiarazione per denunciare il criminale assassinio del
Presidente iracheno Saddam Hussein.
Il portavoce ha detto: questo crimine, che le forze anglo-americane
hanno perpetrato, è finalizzato a fomentare l’inasprimento delle
divisioni e degli scontri all’interno dell’Iraq, in modo da distruggere
e dividere il paese e quindi controllare le sue risorse. Il processo a
Saddam Hussein, che si è tenuto sotto l’egida dell’occupazione
americana dell’Iraq, era privo di qualsiasi legalità ed in
violazione dei principi del diritto internazionale.
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina fa appello al
popolo iracheno, in tutte le sue componenti e in tutti i suoi
orientamenti, affinché stringa i ranghi nello scontro con gli
invasori e liberi il paese, in modo da preservare l’unità del
territorio iracheno e vanificare i piani americano-sionisti che mirano
ad accendere e alimentare i fuochi del conflitto settario e religioso
in Iraq per poi propagarli in tutta la regione in modo da poter imporre
il cosiddetto “Nuovo Medio Oriente”: che significa frammentazione della
regione e controllo sulle sue risorse e ricchezze.
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina porge il suo
saluto al fraterno popolo iracheno e alla sua eroica resistenza che sta
fronteggiando con coraggio l’occupazione e che ha spinto i piani
americani in un collo di bottiglia dal quale l’Amministrazione del
criminale Bush sta ora cercando una via d’uscita. Il Fronte Popolare
per la Liberazione della Palestina fa appello a tutti i popoli del
mondo affinché si schierino al fianco del popolo iracheno, della
sua resistenza e della sua giusta lotta per scacciare l’occupazione,
liberare il paese e costruire un Iraq libero, unito, democratico e
arabo.
Stato di Palestina, 30 dicembre 2006
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
Traduzione a cura del
Collettivo internazionalista di Napoli
kollintern@gmail.com