Dichiarazione per uno Stato Unico nella Palestina storica - Madrid e
Londra, 2007
(traduzione a cura di ISM-Italia, Torino 3 dicembre 2007)
Per decenni, gli sforzi per realizzare una soluzione due-stati nella
Palestina storica hanno fallito nel procurare pace e giustizia per i
popoli palestinese e ebreo-israeliano o nel determinare un reale
processo che portasse verso questi obiettivi.
La soluzione due-stati ignora le realtà fisiche e politiche sul
terreno e presuppone una falsa parità nel potere e nelle
rivendicazioni morali fra un popolo colonizzato e occupato da una
parte e uno stato colonizzatore e occupante militare dall´altra.
Essa è stata sostenuta sulla ingiusta premessa che la pace
può essere ottenuta concedendo diritti nazionali limitati ai
palestinesi che vivono nelle aree occupate nel 1967, negando
nello stesso tempo i diritti dei palestinesi all´interno dei
confini del 1948 e nella diaspora. Ne segue che la soluzione due-stati
condanna i palestinesi cittadini di Israele ad uno status permanente di
seconda classe all´interno della loro terra natale, in uno stato
razzista che nega i loro diritti e rafforza le leggi che
privilegiano gli ebrei a livello costituzionale, legale, politico,
sociale e culturale. Inoltre, la soluzione due-stati nega ai profughi
palestinesi il diritto, loro riconosciuto a livello internazionale, al
ritorno.
La soluzione due-stati rafforza e formalizza una politica di
separazione ineguale su una terra che è divenuta sempre
più integrata a livello territoriale ed economico. Tutti gli
sforzi internazionali per realizzare una soluzione due-stati non
possono nascondere il fatto che uno Stato palestinese non è in
queste condizioni in grado di funzionare e che l´indipendenza dei
palestinesi e degli ebrei-israeliani in due stati separati non
può risolvere le ingiustizie fondamentali, il cui riconoscimento
e la cui riparazione sono al centro di qualsiasi soluzione giusta.
Alla luce di queste dure realtà, noi affermiamo il nostro
impegno per una soluzione democratica che offrirà una giusta, e
perciò duratura, pace in uno stato unico fondato sui seguenti
principi:
· La terra
storica di Palestina appartiene a tutti coloro che vi vivono e a coloro
che sono stati espulsi o esiliati dal 1948, senza distinzione di
religione, identità etnica, origini nazionali o status di
cittadinanza attuale;
· Qualsiasi
sistema di governo deve essere fondato sul principio di eguaglianza,
nei diritti civili, politici, sociali e culturali per tutti i
cittadini. Il potere deve essere esercitato con imparzialità
rigorosa a nome di tutti gli individui nella diversità
delle loro identità;
· Vi deve
essere una giusta riparazione per gli effetti devastanti di
decenni di colonizzazione sionista nel periodo pre e post- statale, che
preveda l´abrogazione di tutte le leggi, la fine di tutte le
politiche, di tutte le pratiche e di tutti i sistemi di controllo
militare e civile che opprimono e discriminano sulla base
dell´appartenenza etnica, della religione o dell´origine
nazionale;
· Il
riconoscimento delle diverse caratteristiche della società,
comprese le diverse tradizioni religiose, linguistiche e culturali e le
diverse esperienze nazionali;
· La creazione
di uno Stato non settario che non privilegi i diritti di un gruppo
etnico o religioso su di un altro e che rispetti la separazione dello
stato da tutte le religioni;
· La
realizzazione del Diritto al Ritorno per i profughi palestinesi secondo
la risoluzione 194 del´ONU è una richiesta fondamentale
per la giustizia e una condizione fondamentale per il rispetto
dell´eguaglianza;
· La creazione
di una politica di immigrazione trasparente e non discriminatoria;
· Il
riconoscimento dei legami storici fra le diverse comunità
all´interno del nuovo stato democratico e con le loro rispettive
comunità all´estero;
· Nel
delineare gli specifici profili di tale soluzione, devono giocare
un ruolo centrale coloro che sono stati storicamente esclusi
dalle decisioni - in particolare la Diaspora palestinese e i suoi
profughi e i palestinesi all´interno di Israele;
· La
costituzione di una struttura legale e istituzionale per la giustizia e
la riconciliazione.
La lotta per la giustizia e la liberazione deve essere accompagnata da
una visione chiara, vincolante e morale del risultato - una soluzione
in cui tutte le persone che credono nell´eguaglianza possano
vedere un futuro per sé e per gli altri.
Noi facciamo appello alla discussione e alla ricerca, più
ampia possibile, per far avanzare e realizzare una soluzione
unitaria e democratica.
Madrid e Londra, 2007
Firmato:
Ali Abunimah
Naseer Aruri
Omar Barghouti
Oren Ben-Dor
George Bisharat
Haim Bresheeth
Jonathan Cook
Ghazi Falah
Leila Farsakh
Islah Jad
Joseph Massad
Ilan Pappe
Carlos Prieto del Campo
Nadim Rouhana
The London One State Group