31 maggio 2005
Il contratto sottoscritto solo da CGIL-CISL E UIL porterà nelle
nostre tasche una media di 50 euro netti (ma, per le categorie
più basse, ancora meno).
DOBBIAMO RESPINGERLO, CHIEDENDO UN REFERENDUM VINCOLANTE, ma
soprattutto organizzando nuove forme di lotta.
Possiamo iniziare convocando un'assemblea anche se c'è da
aspettarsi ben poco perché sarà sicuramente manipolata
dai soliti noti. Comunque a questo punto va bene tutto, purchè
si cominci ad impegnarsi seriamente e senza timori a costruire forme di
lotta incisive che facciano pagare alla controparte le sue inadempienze
e provocazioni.
Al termine di queste iniziative (scioperi bianchi, blocco totale degli
straordinari, applicazione rigorosa dei regolamenti al fine di mandare
in tilt la macchina burocratica ecc. ecc.) si dovrà arrivare ad
uno SCIOPERO GENERALE PROLUNGATO di tutto il pubblico impiego e delle
categorie in sofferenza contrattuale fino al raggiungimento di
obiettivi minimi, come il recupero salariale di almeno 250 euro mensili
e il rifiuto di qualsiasi forma di mobilità forzata.
I soliti scioperini rituali non servono assolutamente a nulla. Occorre
riacquistare la nostra dignità con la lotta e il protagonismo.
Altrimenti è meglio non continuare con lamentele impotenti e
servili.
COORDINIAMOCI prescindendo dai sindacati confederali.
ROMPIAMO I "LIMITI" impostici dalla legge 146 e dalla finanziaria di
Berlusconi-Maroni, altrimenti sarà l'inizio della fine dei
lavoratori pubblici.
Per la costruzione di un nuovo sindacato di classe: VOLTARE PAGINA
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per info 338 98 75 898