IL SOLITO COPIONE

28/2/2006

La Corte di Assise di Roma ha condannato i compagni

Marco Ferruzzi  ad anni 9

Simone del Moro ad anni 6

Massimo Leonardi ad anni 3

Assolti gli altri 4 compagni e le due compagne.

La sentenza è solo ed esclusivamente politica, dettata dall’alto; richiesta e dal clima elettorale e dalla necessità di non sbugiardare in toto il boia Vitello e la sbirraglia di supporto, grazie a giudici vili.  Vili perché pur riconoscendo l’inconsistenza dell’impianto accusatorio, al punto di far cadere l’accusa di associazione sovversiva, non hanno avuto il coraggio di riconoscere l’inesistenza di prove rispetto ai reati specifici, nonostante durante il processo si sia assistito a digos che smentivano i ros, carabinieri che nella stessa testimonianza davano diverse versioni per lo stesso episodio, senza contare gli innumerevoli non ricordo.  Ma, si sa, gli anarchici, i rivoluzionari sono colpevoli a prescindere e quindi  condannati.

E allora si usa il solito copione già scritto in altre sentenze, vedi il processo Marini.

Copione che lascia aperta la strada ad ulteriori sviluppi giudiziari preannunciati/richiesti dal ministro Pisanu.

In ogni caso nessun lamento.

Onore e dignità a tutti i compagni caduti combattendo contro lo Stato e il Capitale.

Comitato cittadino contro il carcere e la repressione sociale di Viterbo