NO ALLA REPRESSIONE E ALL'EMARGINAZIONE.
SI AD UN MONDO LIBERO E SOLIDALE.
Convochiamo una manifestazione il 1° di aprile per testimoniare il rifiuto
della repressione come risposta ai disagi sociali, alle rivendicazioni dei
diritti anche più elementari, come la casa, il lavoro e una esistenza più
dignitosa.
La paura è una pessima consigliera: apriamo questa piattaforma esprimendo una
condanna chiara al pestaggio del giovane marocchino da parte dei carabinieri
avvenuto a Sassuolo domenica 19 febbraio, così come alle retate indiscriminate
che hanno fatto perdere intere giornate di lavoro agli operai. Qualunque logica
che aiuti o incoraggi il timore sociale, la divisione ed in fondo una cultura
di guerra, è una logica da rifiutare con chiarezza e semplicità.
Gli immigrati sono ogni giorno oggetto di leggi terribili, (Turco-Napolitano,
Bossi-Fini) che impongono le file davanti alle poste, dentro e davanti le
questure e che hanno addirittura creato delle carceri speciali per gli
stranieri. Talvolta, come nel caso di Sassuolo sono confinati in quartieri
ghetto, creati dalla peggior speculazione edilizia, sfruttati sui luoghi di
lavoro come e più dei lavoratori italiani. In questi luoghi vengono
tiranneggiati dal racket come e più degli italiani: e non è detto che la
concentrazione del racket in alcuni palazzi di Sassuolo, non sia funzionale ad
una nuova stagione di speculazione edilizia. Infatti lo sgombero di quei
palazzi, di cui il “palazzo verde” di Via San Pietro, 6 è stato il capostipite,
produrrebbe la rimessa sul mercato di aree di altissimo pregio a bassissimo
prezzo.
Nel frattempo la crisi dell'area ceramica, troverebbe una valvola di sfogo
nella deportazione di manodopera ormai eccedente, con una concezione
dell'essere umano che passa sopra ed annulla il fatto che ci sono famiglie,
bambini, ragazzi che sono nati qui o che qui stanno crescendo ed hanno ormai un
loro retroterra sociale.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a coloro che provenendo da altri
paesi, vivono a Sassuolo ed hanno contribuito, come tutti i migranti, allo
sviluppo del benessere in questa area della nostra provincia.
Vogliamo costruire insieme un mondo senza guerre, senza leggi speciali, senza
pestaggi, senza odi e senza sfruttamento.
Per questo passeremo davanti a tutti i luoghi in cui passano i migranti: la
stazione, l'ospedale, la questura, la posta, sfileremo davanti al palazzo verde
e ci fermeremo nella zona di via Adda.
Per portare la testimonianza delle nostre lotte e la musica italiana e
straniera, per dare un chiaro segno di convivenza possibile, per costruire
insieme un giorno che contribuisca ad alleggerire una tensione che si fa ogni
giorno più insostenibile ed inaccettabile.
CON DIGNITA' E DETERMINAZIONE.
Comitato promotore della manifestazione del I° aprile:
C.A.M.
RdB CUB
CARC