movimento
comasco
MARTEDI’ 4 ore 19
SOUNDSYSTEM+WRITING davanti al comune
MERCOLEDI’ 5 ore 19 ASSEMBLEA PUBBLICA davanti al
comune
Questa
è la storia di un uomo che cade da un palazzo di
cinquanta piani. Mano a mano che,
cadendo, passa da un piano all’altro, il tizio per farsi coraggio si
ripete: Fino
a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene.
Il problema non è la caduta,
ma l’atterraggio
Dal Film: L’ODIO
Sono cittadini in uniforme (precisamente quella
dei vigili
urbani) che sparano alla testa di un ragazzo cingalese di 19 anni, solo
perché
non si ferma ad un Alt . Sono gli stessi che due anni fa
davano la
caccia ai writers comaschi...è orribile pensare che anche quei
ragazzi
scapparono all’epoca...fortunatamente nessun vigile era già
stato contagiato dalla
sindrome di Charles Bronson...
Rumesh, il ragazzo ferito in modo gravissimo,
non è un
writer, è stato trovato senza patente. Probabilmente ora la
giustizia assolverà
l’assassino oppure lo condannerà
perché anche Como ha bisogno dei suoi capri espiatori.
Già, è comodo addossare
tutta la colpa ad un solo individuo, infatti poi la nostra città
dormiente (che
si è svegliata turbata, avendo sentito l’eco di uno sparo...)
avrà il suo
colpevole e potrà tornare nel suo letargo. E’ compito nostro
svegliarla e farle
aprire gli occhi! Sinceramente non
interessa se questo agente verrà condannato o assolto,
perché in ogni caso avrà
spezzato una vita di 19 anni per nulla. Non va colpito l’individuo, ma
la
logica aberrante di razzismo e repressione che sta alle spalle. Quella
logica
promossa da chi ora si sente scosso . E’
compito nostro scuoterli così tanto da farli
precipitare dalla loro poltrona, non per sostituirli con altri, ma per
scardinare definitivamente questa logica di poltrone, molto simile al
gioco
delle tre carte. E’ compito nostro
iniziare a batterci per esigere l’immediato disarmo delle polizie
locali, avanguardia della politica di
militarizzazione perpetrata in lombardia non solo dalla destra
becero-leghista,
ma frutto di una deriva autoritaria che ha investito la maggior parte
delle
amministrazioni locali. La politica istituzionale ha perso la sua lotta
personale per la “sicurezza” dei cittadini.
E’ compito nostro portare controcultura, una
controcultura
che si scagli senza pietà contro questa sistmema pistolero,
repressivo e
razzista. Siamo stufi di sentire l’ipocrisia in bocca a chi è
seduto su
poltrone di comando. Siamo stufi di sentire che va tutto bene, E ora
siamo
anche incazzati. Incazzati contro
questo stato che ingabbia chi propone alternative credibili. Incazzati contro gli uomini in divisa che
dispensano piombo e botte ritenendo che sia giustizia.
Incazzati per l’impossibilità di cambiare
qualcosa.
Incazzati contro Como città dormiente,
demente e razzista.
Incazzati con i cittadini comaschi che
si svegliano solo quando accadono fatti particolamente gravi e poi si
dimenticano.
Incazzati perché al posto di quel ragazzo
si sarebbe
pututo trovare ognuno di noi.
CI APPELLIAMO AL MOVIMENTO, ALLA SOCIETA’
CIVILE, A CHI
SENTE PROPRIO QUESTO DRAMMA, per iniziare una mobilitazione che
pretenda il
disarmo assoluto della polizia locale.
MARTEDI’ 4 ore 19
SOUNDSYSTEM+WRITING davanti al comune
MERCOLEDI’ 5 ore 19 ASSEMBLEA PUBBLICA davanti al
comune
VENERDI’ 8 APRILE CORTEO.
Concentramento ore 14 via milano
movimento
comasco
4 aprile 2006