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Bahar è libero! (vedi: appello per la liberazione e lettera dal carcere di Bahar)
Siamo stati informati questa sera che Bahar Kimyongur è
libero. Ne siamo
pienamente felici. Queste sono vittorie per tutti, per il popolo turco,
per
tutti i comunisti e i rivoluzionari europei,per tutte le organizzazioni
e le
compagne e i compagni mobilitati a sostegno di Bahar e della sua lotta.
Queste vittorie rafforzano ciascuno di noi. Più dura è la
lotta, più forti
diventiamo.
Ieri a Roma molte organizzazioni, compagne e compagni erano a
dimostrare per
Bahar presso l’Ambasciata dei Paesi Bassi, rivendicando la sua
liberazione
immediata. I compagni che hanno partecipato alla manifestazione ci
hanno
mandato il comunicato sotto riportato. Chiede una liberazione che
abbiamo
già ottenuto, ma dice anche come la lotta deve procedere
più forte, perciò
riteniamo utile diffonderlo.
Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
Comunicato presidio 3 luglio per Bahar Kimyongur.
Oggi si è svolta la mobilitazione nei pressi dell'ambasciata
dei Paesi Bassi
a Roma che ha visto la partecipazione di alcune decine di
compagni e
rifugiati politici immigrati per denunciare la persecuzione in atto
contro
il militante comunista belga Bahar Kimyongur, da più di due mesi
detenuto
nella prigione del carcere di Dordrecht in Olanda e per il quale
le
autorità fasciste turche ne chiedono illegalmente
l'estradizione. Durante
l'iniziativa, una delegazione delle forze promotrici si è recata
sotto
l'ambasciata dei Paesi Bassi per richiedere un incontro con i
rappresentanti
della sede diplomatica. Giunti sul posto, distante alcune centinaia di
metri
dal presidio, il personale dell'ambasciata contattato telefonicamente
si
rifiutava di incontrarci accampando la scusa della chiusura della sede
diplomatica.
Al presidio hanno partecipato le forze promotrici dell'appello (ASP,
CARC,
Rete dei Comunisti, Agenzia Internazionale dei rifugiati, Progetto
Comunista-Rol, Campo Antimperialista) e compagni di altre
strutture.
Durante l'iniziativa è pervenuto inoltre un comunicato di saluto
al presidio
da parte dei compagni del (n)PCI G. Maj e Giuseppe Czeppel,
recentemente
scarcerati dopo un anno di carcerazione preventiva e sottoposti
tuttora a
libertà vigilata in Francia, e del membro della Delegazione del
(n)PCI,
Angelo D'Arcangeli, anch'egli sottoposto a regime di libertà
vigilata.
Nel presidio è stata fatta opera di volantinaggio e comizi
per denunciare la
campagna di persecuzione contro i comunisti in atto nella "democratica"
Europa. L'iniziativa è stata positiva per due motivi: 1 Denuncia
della
campagna di persecuzione in atto in Europa contro i comunisti, gli
antimperialisti, gli immigrati, le masse popolari che si oppongono alla
devastazione capitalistica (direttiva Lindbland, Liste nere, arresti
contro
i compagni del DHKC, persecuzione contro i membri e i simpatizzanti del
(n)PCI in Francia e in Italia) 2 la solidarietà
internazionalista espressa
in maniera unitaria dalle forze presenti in piazza è
un importante passo
avanti nella costruzione di un ampio fronte contro la persecuzione dei
comunisti e contro la repressione generale che avanza.
La campagna di mobilitazione per la libertà immediata e
contro
l'estradizione di Bahar Kimyongur continua e va rafforzato a
livello
nazionale e internazionale il fronte della lotta contro la persecuzione
dei
comunisti.
Libertà per Bahar Kimyongur!
Difendere la libertà di parola, di espressione e di associazione!
No alla criminalizzazione del comunismo!
Roma 3.07.2006