ore 13 del 05-12-2006: LA LOTTA PAGA ! LA QUESTURA DI VENEZIA HA COMUNICATO AL COMUNE DI MIRA CHE NON OSTA NULLA ALL'ESPATRIO DI PAOLO E DI CONSEGUENZA AVRA', DOPO 23 ANNI E MEZZO, I DOCUMENTI VALIDI. LO SCIOPERO DELLA FAME E' SOSPESO DA ORA ! ADESSO CI ASPETTIAMO DISPONIBILITA' MEDICHE E NON INTRALCI DEI SERVIZI DEL REGIME BERLUSCONI-PRODI ! Paolo ringrazia tutti i compagni-e e democratici autentici che hanno sostenuto la sua lotta ed aderito all'appello
Per nuove adesioni
comunicare a: 334-3657064, 320-3093477, 348-4727342, info@avae-m.org, oppure basmau@libero.it,
oppure michele@anarchaos.it
Vai alle nuove adesioni; www.paolodorigo.it/Appello2006.htm#nuove
Espressioni politiche di solidarietà
http://www.avae-m.org/www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/Tortura%20tecnologica%20in%20Italia.htm
Come è noto Paolo Dorigo, dopo 13 anni
di carcere duro, è
stato recentemente liberato grazie all’intervento della Corte Europea
di Strasburgo che ha giudicato illegittimo e illegale il processo al
quale era stato sottoposto.
Nonostante
questo, a Paolo è stato negato dalle autorità italiane
competenti il nullaosta per potersi recare all’estero a sottoporsi ad
intervento chirurgico con tutte le garanzie del caso, cosa che non
è stato possibile ottenere in Italia.
Tale intervento appare
indispensabile per eliminare le conseguenze fisiche dovute a forme di
tortura elettronica e mentale che avrebbe subito mentre si trovava in
carcere * (inserimento di
corpi estranei nel condotto uditivo e nella calotta cranica).
È una
vergogna che nel momento in cui Paolo è finalmente riuscito a
trovare una clinica dove poter estrarre questi “oggetti” e dimostrare
che si tratti di microchip**, la Questura di Venezia gli neghi di
raggiungerla perché situata all’estero.
Continua quindi,
con violazione dei più elementari diritti umani, la persecuzione
nei suoi confronti, dettagliatamente descritta anche nel libro “La
tortura nel Belpaese” (ed.Malatempora).
Si invitano il
Ministro dell’interno Giuliano Amato ed il Ministro della Giustizia
Clemente Mastella a disporre immediati
provvedimenti per far cessare tale abuso, salvare la vita di Paolo,
ripristinare la legalità e permettere di fare finalmente
chiarezza sulla terribile ed inquietante vicenda.
***
Adesioni
pervenute del 28-11-2006:
103. Damiano
Aliprandi, ROMA
Adesioni pervenute del
30-11-2006:
104. Compagne e compagni del Comitato per la liberazione di Paolo Dorigo, PERUGIA
Adesione quasi immediata all'appello, ma non giunta alla casella, comunicata oggi 2-12-2006:
105.
Heidi Giuliani, madre
di Carlo Giuliani, www.reti-invisibili.net,
GENOVA
Adesioni pervenute del
02-12-2006: