Lettera della sezione di Elevato Indice di Vigilanza del carcere S.
Michele Alessandria
20 dicembre 2006
I detenuti sottoposti a regime E.I.V. nel carcere di S.Michele,
constatato che si vive una situazione vessatoria e
arbitraria che rompe quel clima di solidarietà tra i carcerati.
Da quando è istituita questa sezione, circa
due anni, le condizioni dopo le varie lotte sono quelle di isolamento
totale. Non abbiamo nessuna possibilità di
effettuare attività sportive ricreative, culturali, non ci
è permesso frequentare la scuola, la biblioteca e corsi
di attività ricreativi, non esiste educativa e i benefici
penitenziari,declassificazioni sono lettera morta. Le ore
d?aria di giorno sono quattro in un passeggio-cubicolo 5x5,
anticostituzionale per legge, e fanno di tutto per privarci
della nostra dignità personale, cosa che non possono riuscire
mai a fare, perchè noi lottiamo con tutte le
nostre forze per fare valere quelli che sono i diritti umani, che qui
sono stati violati ogni giorno da questa
direzione. Qui siamo in sei persone in questa sezione di isolamento. In
più un compagno è sottoposto
all?isolamento diurno dopo che è uscito dal 41 bis. Qui è
privato di ogni
diritto. Ad un altro compagno di nome Morabido, con una
invalidità dell?ottanta per cento, gli viene negata
l?assistenza di un piantone anche avendo avuto l?autorizzazione dal
medico di codesto carcere. Questa è
una tortura e un?ingiustizia da parte di questa direzione,
perchè siamo sottoposti da sempre a quella volontà di
annullamento dell?individuo e quindi l?oppressione del sopruso è
palese. Le responsabilità vanno ricercate
senza ombra di dubbio nel volere della direzione del carcere. Qui sono
arrivati due nuovi compagni dal 41 bis. Dopo una lunga
detenzione nel 41 bis, in cui hanno visto i loro figli diventare
uomini da dietro un vetro divisore, dicono che
come è formato questo reparto sezione E.I.V. è peggio del
41 bis. Un esempio banale: ci impongono persino la giornata
in cui dobbiamo fare i colloqui, cioè solo il lunedì, e
tutto è a discrezione della direttrice. Per le telefonate
decide solo lei; se possiamo telefonare, come se possiamo parlare con
il magistrato di sorveglianza, che qui è
inesistente, come l?educatore e l?assistenza medica.
Quindi qui alla sezione E.I.V. non vengono applicate le leggi
dell?ordinamento penitenziario. La conclusione è che
in questa sezione non c?è perfettamente niente. Di fatto piccole
?vittorie?, come avere libero accesso a tutte le
attività sportive e culturali ricreative, di certo non
cambieranno questo posto che resta sempre di tortura
psicologica e punitiva per chi purtroppo si trova in questo lager, ma
il nostro quotidiano vivere subirà
significativamente un cambiamento in positivo, niente di più
niente di meno, perchè la sola libertà è uscire
da queste mura. Con questa lettera vorremmo rompere l?isolamento che ci
circonda, per questo facciamo
affidamento su di voi e su tutti quelli che considerano il carcere
l’espressione più disumana e vigliacca di questa
società. Auspichiamo che le nostre condizioni se vi è
possibile vengano rese pubbliche con la speranza che ci sia
informazione e sostegno, secondo le modalità che ognuno ritiene
più opportune. Queste nostre rivendicazioni
possono apparire palesemente riformiste ma è sicuro che per noi
hanno un valore molto importante, perchè per noi il
carcere non è da riformare o da rendere più umano, ma
solo da abbattere. Con questo salutiamo tutti e tutte, con la
speranza che la vostra solidarietà si faccia sentire.
Ci fa piacere che questa nostra possa girare ed essere pubblicata negli
opuscoli e riviste dei compagni.
I detenuti della sezione E.I.V. del carcere S. Michele (AL)
L?’augurio che questa nostra possa uscire da queste mura senza che sia
fermata dalla direzione.
Seguono firme.
Alessandria 20/12/06
n.b. questa lettera ci è giunta firmata da 5 prigionieri,
non era però specificata la loro intenzione di far girare
i nomi, nel dubbio abbiamo preferito non metterli. Invitiamo
comunque tutti e tutte ad una viva solidarietà.
Cassa anarchica di solidarietà anticarceraria, via dei messapi
51 04100 Latina
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