I prigionieri del carcere di San Michele (AL) dichiarano quanto segue.
In data 01/03/07 il compagno Gisa Amed, nato in Somalia, alle ore 18 e
30 circa è stato chiamato dalla
socialità e portato in cella e quindi è stato picchiato
in presenza di alcuni agenti di polizia pentenziaria e di un
ispettore capo reparto nella sezione EIV. Il compagno è stato
picchiato con una chiave e un bastone che gli hanno
causato una grossa ferita alla testa. Subito dopo tutti noi della
sezione EIV abbiamo fatto una battitura alle porte
della cella per solidarietà al compagno Gise.
L’episodio è successo perché una guardia minacciava e
intimoriva il compagno Gisa.
La sera del 01/03/07 alcuni di loro l’hanno chiamato e con la scusa del
giornale che il compagno leggeva la sera—perché ci passiamo i
giornali e le riviste tra compagni.
Li l’hanno picchiato duramente senza nessun motivo. Qui noi abbiamo
preparato una protesta pacifica con sciopero della fame e battitura
alle porte. Per solidarietà al nostro compagno in segno di
protesta per questo regime,
ingiustificato, a cui tutti noi siamo sottoposti da 2 anni.
I detenuti dei reparti normali dicono che qui stanno bene,
perché li fanno studiare e lavorare e li trattano bene.
Ma la realtà è che qui è un lager.
Se vi è possibile fate circolare questa nostra lettera di
protesta contro questa direzione fascista.
Con questo vi salutiamo tutti e tutte, con la speranza che la vostra
solidarietà si faccia sentire.
01/03/07
I prigionieri in EIV di San Michele—Alessandria