LETTERA DI MASSIMO GAETA
San Vittore, VI raggio, cella d'isolamento 4/b
Carissimi compagni sardi,
ho ricevuto ieri sera il vostro bellissimo telegramma. Mi ha fatto
immenso
piacere, l'ho letto ad alta voce così ha dato una sferzata di
morale non
solo a me ma anche ad un altro compagno che si trova in isolamento
nella mia
sezione, Alfredo Mazzamauro, 21 anni. Vi rassicuro del nostro morale
alto e
delle nostre buone condizioni fisiche. La solidarietà degli
altri detenuti è
grandissima. Siamo trattati come delle "star". Non mi preoccupo della
mia
forza interiore. Me ne hanno data tanta gli anni passati nella lotta
allo
sfruttamento e alle barbarie in cui questo sistema ci costringe a
stare. Il
mio pensiero va a voi, a tutti, compagni e proletari che state fuori e
che
con me/noi siete solidali. Il caso dei compagni e proletari tratti in
arresto a Sesto per aver attacchinato dei manifesti in
solidarietà è
eclatante. Il loro obiettivo è chiaro, tagliare le gambe alla
solidarietà,
isolarci dai lavoratori e operai che ci stimano per essere stati sempre
al
loro fianco nella lotta e nel sudore della schiavitù salariata.
A questo
servono le accuse di "contiguità", le assemblee organizzate
nelle fabbriche,
le minacce di colpire duramente ecc. ecc. Ma loro sanno benissimo che
gli
infiltrati nel proletariato sono loro col solo scopo d'incanalare,
contenere, deviare e reprimere le sue spinte d'emancipazione.
Possono tenere in gabbia i nostri corpi ma non le nostre idee, del
resto non
siamo e né saremo gli ultimi comunisti ad essere incarcerati se
non uccisi,
per aver dato la speranza alla loro classe di un nuovo avvenire.
Così come non possono sradicarci dalla nostra classe, dalla
quale ho
acquistato la forza nel lottare contro le ingiustizie, così non
possono
sradicarci dalla storia perché il futuro è del
proletariato. Il carcere e la
repressione rappresentano i morsi disperati di un animale che sa di
dover
morire perché ha fatto il suo tempo, confinato dalla storia. La
borghesia,
che cercando di tenersi in vita, sapendo di attrarre sempre meno
consenso,
reprime, ammazza, fa guerre e genocidi pur di trovare "spazio vitale".
Insomma compagni il cammino è tortuoso ma il futuro è
luminoso!
Terrorista è chi affama il popolo!
Terrorista è chi tollera 2000 morti all'anno sul lavoro per il
profitto!
Terrorista è chi fa guerre e massacra i popoli del mondo!
NOI SIAMO COMUNISTI NON TERRORISTI!
Solidarietà con tutto il popolo sardo che lotta e combatte
contro lo
sfruttamento e l'occupazione imperialista!
Solidarietà internazionale con tutti i prigionieri rivoluzionari
e in
particolare quelli sardi!
Un saluto a pugno chiuso a tutti i rivoluzionari sardi!
Un forte abbraccio, con tanta forza e altrettanto amore,
Vostro Massimo.
PER SEMPRE A TESTA
ALTA!