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documenti e iniziative a favore dei compagni vittime della repressione repressione di stato internazionale

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Giovedì 10 maggio 2007 13:32 Germania: raid della polizia contro il movimento anti-G8

Manifestazioni spontanee in tutta la Germania ed azioni di solidarietà in Europa. A Berlino e ad Amburgo più di 5 mila persone hanno preso parte alla manifestazione per protestare contro il tentativo di criminalizzare e reprimere i movimenti anti G8. Ad Amburgo proprio davanti al Rote Flora ci sono stati scontri con la polizia ed alcuni arresti, mentre a Berlino la manifestazione si è svolta senza incidenti. A Berlino e ad Amburgo più di 5 mila persone hanno preso parte alla manifestazione per protestare contro il tentativo di criminalizzare e reprimere i movimenti anti G8. Ad Amburgo proprio davanti al Rote Flora ci sono stati scontri con la polizia ed alcuni arresti, mentre a Berlino la manifestazione si è svolta senza incidenti. Manifestazioni spontanee in tutta la Germania tra cui a: Leverkusen, Koln, Leipzig, Giessen, Jena, Bremen, Hannover, Rostock,Siegen, Duisburg, Marburg, Frankfurt, Gottingen, e Kiel. Azioni di solidarietà si sono tenute in diverse città europee non solo. Ad Amsterdam e a Managua (Nicaragua). Per domani sono previste molte azioni e manifestazioni, tra cui Londra ed Edimburgo.

G8: Conferenza stampa sulle perquisizioni a Berlino

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Circa 50 rappresentanti della stampa, tra i quali 10 troupes televisive, erano presenti alle 14 a una conferenza stampa dei gruppi per la stampa di Campinski e Gipfelsoli negli ambienti del Bethanien nel quartiere Kreuzberg di Berlino. Per prima cosa singoli progetti hanno riferito dello svolgimento delle perquisizioni e delle accuse contenute negli ordini di perquisizione, poi ha riferito anche un avvocato. Secondo una dichiarazione della Procura Federale Tedesca BAW hanno avuto luogo 40 perquisizioni in sei Länder della Germania (Amburgo, Brema, Schleswig-Holstein, Brandenburgo, Berlino, Bassa Sassonia), delle quali probabilmente 18 a Berlino.
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2007-05-10
Update ondata di perquisizioni a Berlino

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Ieri, mercoledí 9.5., c’é stata un’ondata di perquisizioni a Berlino e zone limitrofe, Amburgo, Brema, la regione di Hannover e un altro land (lo Schleswig-Holstein). Le perquisizioni hanno riguardato ca. 40 tra associazioni e case private (la polizia é entrata in alcuni uffici solo perché adiacenti a quelli per cui c’era il mandato di perquisizione), per l’operazione sono stati impiegati in totale 900 poliziotti. Le perquisizioni sono state ordinate dalla procura generale che ha aperto due fascicoli per associazione terroristica con lo scopo di ostacolare il g8 contro un totale di 21 persone piú ignoti. Si tratta del famigerato paragrafo 129a, che prevede pene fino a 10 anni. Qualcuno degli indagati é stato fermato ieri per i riconoscimenti e poi rilasciato, ma nessuno é stato trattenuto. Inutile dire che le presunte prove sono minime: in un caso sono state unite insieme 12 azioni tra danneggiamenti e incendi, accaduti negli ultimi due anni e che non hanno niente a che vedere l’una con l’altra: A ció si aggiunge la rivendicazione di un’azione risalente al 1988, pubblicata in un libro acquistabile in qualsiasi libreria; infine la partecipazione ad incontri e riunioni (pubblici!). Nel secondo fascicolo si parla di un fantomatico gruppo militante. le indagini sarebbero partite da uno dei servizi segreti giá nel 2005, i primi risultati sarebbero stati comunicati alla procura nel 2006. Pare che le accuse non siano da prendere troppo sul serio: gli appartamenti di due indagati non sono stati nemmeno perquisiti, ed é noto che solo il 2% dei procedimenti per associazione terroristica si sono conclusi in passato con delle condanne. Il problema é che con queste accuse polizia e procura hanno ampi margini di movimento: hanno infatti copiato gli hard discs di un server (so36) con siti internet, mailing lists e indirizzi di moltissimi gruppi e associazioni della sinistra tedesca, hanno sequestrato computer, documenti… ; hanno quindi raccolto informazioni oltre che sulle persone anche su finanziamento e organizzazione del controvertice di Heiligendamm. Le prime dichiarazioni parlano di un gesto intimidatorio e criminalizzazione del controvertice; la cosa bella é che ieri sera ci sono state manifestazioni spontanee di solidarietá alle vittime delle perquisizioni in molte cittá. Ad amburgo hanno manifestato 2000 persone e ci sono stati tafferugli e arresti; a Berlino hanno partecipato alla manifestazione 4-5000 persone e non ci sono stati disordini.

[SupportoLegale Berlin]

2007-05-09
Germania: raid della polizia contro il movimento anti-G8

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Comunicato stampa Mercoledì 9 maggio 2007

A partire dalle h. 8.00 di mercoledì 9 maggio è partita un’ondata di perquisizioni contro le strutture di sinistra attraverso tutta la Germania. Bersagli delle perquisizioni sono i progetti sociali e le case private delle persone che stanno organizzando le mobilitazioni contro il summit del G8 ? o sospettate di farlo. A Berlino almeno sette appartamenti e uffici sono stati perquisiti, tra cui due uffici al Bethania, un centro sociale di Kreuzberg, e il Fusion shop nello stesso quartiere. Quest’ultimo è uno spazio utilizzato da una organizzazione antifascista e dalla Sinistra Interventista. Quindi, sono stati perquisiti un infoshop a Mehringhof e gli uffici di molti media alternativi in Lausitzer Strasse. Le indagini della polizia criminale si sono concentrate specialmente sul server alternativo so36.net. Molti progetti di sinistra e alternativi hanno infatti appoggiato su questo server i loro siti, mailing lists e indirizzi mail. In questo modo la struttura di comunicazione del movimenti anti-G8 è stato colpito in uno dei suoi punti sensibili. Ad Amburgo la repressione si è abbattuta contro il centro sociale ‘Rote Flora’ e diverse case occupate. Perquisizioni sono state fatte anche nei dintorni di Berlino e a Brema. Gli ordini di perquisizione sono basati sul paragrafo 129a: ‘Formazione di una associazione terroristica con il fine di bloccare il summit del G8’. La selezione casuale di molte abitazioni di sinistra e di progetti infrastrutturali dimostra chiaramente che quell’articolo è usato come scusa per indebolire le mobilitazioni contro il G8. “Probabilmente diversi casi di danni alla proprietà servono come scusa per queste indagini”, questa è l’impressione del Campinski Press Group. Una di queste azioni è stata portata contro il Kempinski Hotel, dove il summit del G8 si svolgerà. L’hotel fu bersagliato da palloni pieni di pittura alcuni mesi fa. Il contesto di una indagine sul §129a sono strumentalizzate proprio nel periodo di avvicinamento alle proteste. Inoltre, queste misure hanno, evidentemente, un effetto intimidatorio. Solo il 2% di tutte le indagini sul §129a infatti risultano essere passate in giudicato. Quindi: “Chi invita il G8, invita anche la protesta contro di esso”, spiega Hanne Jobst dell’ufficio del Bethania di Berlino. “Tutti i tentativi di criminalizzare questo movimento non riuscirà a fermarci nell’indicare le ineguaglianze nel mondo durante il G8”. Gli atti repressivi della polizia criminale non sorprendono del tutto. La resistenza della sinistra radicale contro il G8 ha raggiunto un livello incontrollabile per la polizia. “Fino ad ora, la polizia ha cercato di dividere la resistenza agendo nei media attraverso allucinazioni su di un esercito di ‘anarchici’. Ora cercano di sabotare le strutture organizzative del movimento”, spiega ancora Jobs, “è notevole il fatto che le perquisizioni sono rivolte contro quelle parti di resistenza che rifiutano di chiedere qualcosa al G8, perché rifiutano il G8 in generale come una istituzione illegittima”, dichiara un portavoce del Gipefesoli Info Group.

[Gipfelsoli Info Group | Campinski Press Groep]

by http://www.globalproject.info/art-12156.html

Comunicato stampa della Rote Hilfe e.V. (Soccorso rosso onlus)

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Nella mattinata del 9 Maggio 2007, su ordine della Procura della Repubblica Federale Tedesca, 900 Poliziotti sono penetrati in 40 Abitazioni, uffici e progetti di sinistra in tutto il territorio germanico, li hanno perquisiti e hanno sequestrato gigantesche quantitá di documenti, computer e altri materiali. Principalmente sono stati colpiti progetti di sinistra quali il Bethanien e la libreria “Schwarze Risse” a Berlino o la “Rote Flora” ad Amburgo. Oltre a Berlino e ad Amburgo hanno avuto luogo perquisizioni anche a Brema, nello Schleswig-Holstein, nel Brandenburghese e in Bassa Sassonia.

Come pretesto é stato addotto il sospetto di costituzione di un’ associazione terroristica” (§ 129a), che si sarebbe costituita per pianificare azioni contro il vertice G8 di Heiligendamm. Per motivare ció sono stati prodotti dei costrutti relativi a ben due pretese associazioni terroristiche: da un lato, la “militante gruppe” (“gruppo militante”), dall’ altro, una non meglio definita associazione che avrebbe attuato, “sotto diverse denominazioni di gruppo”, attentati incendiari a danno di vetture in sosta.

Il nebuloso tenore della motivazione, la cernita dei siti perquisiti e il momento prescelto dimostrano piú che chiaramente, che le perquisizioni, eseguite con grande brutalitá, sono in primis rivolte all’ intimidazione, al sondaggio e alla criminalizzazione della protesta in via di formazione in tutto il territorio germanico e a livello internazionale contro il vertice G8 di Heiligendamm. In quale misura sia possibile collegare associazioni terroristiche a librerie o a centri socioculturali, rimane un segreto della Procura Federale germanica. Anche gli oggetti sequestrati (principalmente computer, atti, altri tipi di documenti ecc.) indicano che il supposto terrorismo contro il quale la procura afferma di procedere, sia in primis costituito da legale e pubblica protesta contro il vertice G8.

Fin dai giorni dell’ introduzione dell ’ articolo 129a, che fu a suo tempo forzosamente fatta passare sull’ onda dei processi alla RAF nel 1976, l’ accusa di terrorismo funge da pretesto – un pretesto che rende possibile alle istituzioni indaganti l’ utilizzo di pressoché ogni mezzo per il sondaggio e la criminalizzazione di gruppi appartenenti alla sinistra. Solo la minima parte dei procedimenti basati sull’ articolo 129a sfocia in atti d’ accusa. In primis questi procedimenti vengono avviati per permettere a Polizia e Procura pesanti intromissioni nei diritti civili, i cui reali scopi di intimidazione e scandaglio di strutture di sinistra legalmente operanti non sarebbero mai giustificabili come tali di fronte all’ opinione pubblica.

Grazie all’ adduzione di costrutti relativi a pretese associazioni terroristiche, viene al contempo creato un minaccioso scenario con forte valenza mediatica, che spiana il terreno a ulteriori limitazioni di diritti umani e civili approvati per legge.

La Rote Hilfe e.V. (e.V. = onlus) protesta contro questo tentativo di criminalizzazione della legittima resistenza contro il summit dei governi dei piú ricchi paesi industrializzati a Heiligendamm e richiede l’ immediata archiviazione dei procedimenti d’ indagine nonché la restituzione senza indugio degli oggetti sequestrati. L’ associazione continuerá ad impegnarsi per l’ abrogazione dell’ articolo di colpevolizzazione collettiva 129a.

Mathias Krause per la rappresentanza centrale della Rote Hilfe (Soccorso rosso) e.V. (onlus)

Fonte: http://de.indymedia.org/2007/05/176088.shtml