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Libertà per Jose
Maria Sison!
Il Comitato Internazionale DEFEND condanna nel modo più deciso
l’arresto illegittimo dell’esiliato politico professor Jose Maria
Sison, attuato questa mattina 27 agosto da parte della polizia
olandese, su accuse infondate, e i raid polizieschi avvenuti
simultaneamente a Utrecht in molte abitazioni di filippini, incluso
l’Ufficio Informazione Internazionale del Fronte Nazionale Democratico
delle Filippine (NDFP). L’arresto del professor Sison viene dopo una
sentenza della Corte Suprema delle Filippine che lo ha scagionato da
molte accuse scagliate contro di lui e contro altri per motivi
politici. Le accuse mosse contro di lui dalla polizia olandese sono
altrettanto determinate da motivi politici e devono essere ritirate
immediatamente.
Inoltre,
l’11 luglio
Il
professor Sison (Joma) è stato arrestato mentre riferiva alla
polizia di Utrecht a seguito di un invito da parte loro in cui
presumibilmente dovevano darsi nuove informazioni su una protesta da
lui avanzate nel 2001.
Secondo
l’avvocato di Sison, che lo ha accompagnato alla stazione di polizia, a
Sison è stato chiesto di entrare in una stanza per rispondere a
delle domande. Quando si è trovato solo è stato
trascinato via senza farlo sapere all’avvocato, al penitenziario
nazionale di Scheveningen, all’Aja, dove è attualmente
imprigionato.
Il
Comitato Internazionale DEFEND denuncia nel modo più deciso lo
stile da Gestapo con cui la polizia olandese ha arrestato il professor
Sison e ha effettuato i raid. La difesa ha detto che la polizia ha
usato un trucco per arrestare Sison. Durante i raid, inoltre, in alcuni
casi le squadre poliziesche non hanno mostrato alcun mandato e sono
entrati sfondando le porte anche quando c’era gente dentro. In alcune
della case dove sono entrati c’erano soltanto persone di minore
età.
Julie,
moglie di Sison, ha affermato che alle 9.30 la polizia olandese in
borghese ha sfondato la porta senza bussare né suonare. L’hanno
messa in un angolo mentre perquisivano computer, documenti, CD e altri
files. La perquisizione è durata fino a sera.
Mentre
si arrestava Joma e si perquisiva la sua casa, si effettuavano raid
nell’Ufficio d’Informazione Internazionale del NDFP e in molte altre
abitazioni. Sono stati confiscati computer, portatili, carte,
dischetti, CD Rom e DVD.
L’arresto
di Sison e le perquisizioni in molte abitazioni di filippini hanno una
evidente motivazione politica. L’inviato dell’Unione Europea Javier
Solanas ha detto che l’etichetta di terroristi sul Partito Comunista
delle Filippine, sul Nuovo Esercito del Popolo e sul professor Sison
sarà tolta quando capitoleranno.
Filippine,
Olanda e USA usano i procedimenti giudiziari per fare pressioni sul
NDFP perché si arrenda al governo di Manila.
Il
Comitato DEFEND riterrà responsabile il governo olandese per
ogni danno che il professor Sison potrà subire sotto la sua
custodia, e pure di una sua traduzione in paese diverso dall’Olanda.
Il
Comitato DEFEND annuncia che ci saranno mobilitazioni di protesta nelle
Filippine, in Canada, in USA, Australia, Indonesia, Hong Kong e in
molti paesi europei.
LIBERTA’ IMMEDIATA PER IL
PROFESSOR JOSE MARIA SISON!
SPAZZIAMO VIA
FERMIAMO
Comitato Internazionale
DEFEND
Utrecht,
Olanda
Per
riferimenti:
Atty. Jan Fermon
Lead Counsel in the European Court of First Instance
case5r
+32-475441896
Atty.
Michel Pestman
Counsel
+31-20-3446200