Care compagne e cari compagni,
immagino siate al corrente degli arresti operati a Spoleto nella
giornata del 23 ottobre: cinque ragazzi giovanissimi, accusati di
"terrorismo" in quanto sarebbero - secondo i carabinieri del ben noto
generale Ganzer -
autori di scritte murali contro il sindaco della cittadina,
nonché di un paio di mini-attentati contro altrettanti cantieri
di ecomostri della zona (è suggestivo notare che gli attentati,
uno dei quali nemmeno eseguito, sarebbero stati condotti con il gas
degli accendini). I ragazzi sono accusati anche di un fatto più
grave, cioè di aver inviato una lettera contenente un proiettile
alla governatrice dell'Umbria, ma i loro avvocati - che hanno avuto
accesso agli atti - hanno dichiarato che non c'è uno straccio di
prova a sostegno di questa accusa.
Probabilmente, la colpa di questi giovanissimi compagni è quella
di opporsi ad alcuni scempi ambientali e di animare comitati popolari e
ambientalisti che disturbano alcune grandi speculazioni in atto in
quelle zone, tanto è
vero che è stato coinvolto nell'operazione di polizia anche
Aurelio Fabiani, consigliere comunale di Spoleto aderente al
Coordinamento per l'Unità dei Comunisti, la cui colpa è
quella di essere il padre di Michele, uno dei
giovani arrestati, nonché di denunciare dalla sua tribuna
istituzionale gli scempi di cui sopra.
I famigliari e gli amici dei cinque di Spoleto hanno costituito un
comitato di solidarietà, di cui vi invio il testo:
Dopo l'inaccettabile arresto dei cinque ragazzi spoletini, sentiamo
forte la necessità di costituire un Comitato di
solidarietà, per difendere i loro diritti e denunciare
l'incredibile montatura mediatica e giudiziaria, totalmente
sproporzionata rispetto alla reale entità dei reati contestati.
Pertanto chiediamo:
- la scarcerazione immediata;
- il rispetto del diritto alla difesa (art. 24 della Costituzione
italiana:
"Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e
interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni
stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con
appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni
giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la
riparazione degli errori
giudiziari." ), in quanto è stato loro impedito di parlare con
un legale fino all'interrogatorio di garanzia di venerdi 26 ottobre
2007;
- l'incolumità fisica durante la detenzione;
- una chiara e reale esposizione dei fatti da parte dei media;
- l'abrogazione dell'art. 270/bis (Associazioni con finalita' di
terrorismo e di eversione dell'ordine democratico) in quanto mutuato
dal codice fascista Rocco per limitare la libertà di
associazione politica.
Al fine di dimostrare la nostra solidarietà agli arrestati,
abbiamo indetto un presidio davanti al carcere di Capanne (lungo la
strada Pievaiola che va da Perugia a Tavernelle) il giorno
venerdì 26 ottobre alle ore 10:30.
Comitato di solidarietà con i 5 arrestati di Spoleto
Invito tutte e tutti, individualmente e collettivamente, a far
pervenire la propria adesione a michele835@tin.it per contribuire
a smontare questa montatura che, per chi non è coinvolto, ha il
sapore della farsa, ma è un dramma per chi la sta subendo.
Grazie a tutte e tutti,
Germano Monti