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GLI
ISRAELIANI VOGLIONO ASSASSINARE
AHMED SAADAT - SEGRETARIO DEL FRONTE POPOLARE PER LA LIBERAZIONE DELLA
PALESTINA e DEPUTATO DEL PARLAMENTO PALESTINESE.
COSTRUIAMO
UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE
ED INTERNAZIONALE PER DIFENDERE E LIBERARE IL COMPAGNO SAADAT E GLI
ALTRI
MILITANTI PALESTINESI PERSEGUITATI DAL GOVERNO IMPERIALISTA DI ISRAELE.
CHI VUOLE
ADERIRE A QUESTO APPELLO
INVII UNA E-MAIL AL SEGUENTE INDIRIZZO
laltralombardia@laltralombardia.it
Il capo del
governo Haniye stava
trattando con Abu Mazen la liberazione di Saadat e di altri quattro
compagni
rinchiusi a Gerico. Saadat è il segretario del Fronte Popolare
per la
liberazione della Palestina, il partito che tra l’altro ha dato il suo
supporto
ad Hamas per formare il nuovo governo di unità nazionale.
Nei giorni
scorsi era già state
lanciate minacce di morte a Saadat da parte degli israeliani, e Hamas
stava
concordando con Abu Mazen un piano di scarcerazione in sicurezza. In
realtà Abu
Mazen era complice dei britannici e degli americani che si sono
allontanati poco tempo prima dell’arrivo dei mezzi israeliani che hanno
attaccato il carcere il 14 marzo e dopo duri
scontri con morti e feriti
portato Saadat in un carcere israeliano .
Questa
è la risposta solita di Israele:
bombardare e ammazzare, per imporre con la forza il suo volere senza
mediazione, senza dialogo.
Lo stato
terrorista di Israele persegue
con determinazione la sua politica di aggressione e violenza.
Solo nel
mese di febbraio l’esercito di
occupazione ha ucciso 34 palestinesi, di cui 16 assassinati, ferito 92
compresi
5 stranieri. Ha arrestato 320 giovani, demolito 10 case, confiscato
1359 ettari
di terra per far posto agli insediamenti.
Continua a
detenere illegalmente
numerosi palestinesi, tra cui molti membri del parlamento, e ciò
senza accuse
né processi.
Le ultime
dichiarazioni del primo
ministro Olmert sono una dichiarazione di guerra : i confini di Israele
dovranno comprendere i grandi insediamenti del West Bank, Gush Etzion,
Ariel,
periferia di Gerusalemme, Maale Adumin e il fiume Giordano come confine
di
sicurezza. Questo individuo ha dichiarato al Jerusalem Post , il 9
marzo 2006,
che nei prossimi 4 anni è prevista la costruzione di 3500
abitazioni al confine
con Maale Adumin per poter collegare l’insediamento a Gerusalemme Est.
Questa
è la risposta violenta e
antidemocratica ai palestinesi che con regolari elezioni democratiche
hanno
scelto i loro rappresentanti.
Israele
risponde con la provocazione
per rovesciare il prossimo governo che non è funzionale alla sua
politica, né a
quella dei loro padroni statunitensi.
La violenza
repressiva dell'esercito
israeliano tende ad impedire che il compagno Saadat sia giustamente
liberato
dopo anni di ingiusto e persecutorio carcere.
Costruiamo
una mobilitazione nazionale
ed internazionale per difendere e liberare il compagno Saadat e gli
altri
militanti palestinesi perseguitati dal governo imperialista di Israele.
In tutta
Italia si organizzino presidi
e manifestazioni militanti sotto i consolati israeliani, USA e
britannici.
Firma questo
appello inviando una mail
a laltralombardia@laltralombardia.it
Niente deve
restare impunito!
PALESTINA
LIBERA!
LIBERTA' PER
IL COMPAGNO SAADAT E PER
TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI!
L'altra
Lombardia - SU LA TESTA
15 marzo 2006
P.S. sul
nostro sito notizie su Saadat,
il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e il filmato
dell'intervento telefonico di Saadat durante la manifestazione in
solidarietà
con la Palestina a Roma il 18 febbraio 2006.
Associazione
politico-culturale L’altra
Lombardia – SU LA TESTA
- sede
nazionale Milano -
tel: 339 195
66 69 – 338 98 75 898
e-mail:
laltralombardia@laltralombardia.it
web:
www.laltralombardia.it