Sviluppo Italia, Ifil, Pirelli, Banca Intesa, Marcegaglia:
esposto dello Slai Cobas alla Procura sulla svendita ai privati dei villaggi turistici del Sud
di SVILUPPO ITALIA TURISMO, proprietaria di tutto il patrimonio immobiliare e turistico pubblico di Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna: nove alberghi e strutture turistiche da 6.850 posti letto che sono affittati a grandi società del settore come Alpitour (controllata al 100% da Ifil) e Club Med (controllato dai francesi e, fino a poco tempo fa, anche dagli Agnelli).
I nove villaggi di SVILUPPO ITALIA TURISMO, valutati circa 155 milioni di euro, sono stati rilevati nel 2005 dai privati (Banca Intesa Spa, Marcegaglia Spa, Ifil Investissement S.a, Pirelli Real Estate Spa) per una quota del 49% (e l’opzione a salire al 65% entro quest’anno) con il pagamento effettivo di soli 30 milioni di euro e con tutto il resto dilazionato nei prossimi anni.
La “vendita” è avvenuta un anno fa e, secondo IlSole24ore del 25-6-2006, “i privati si sono assi¬curati pure un superpremio del Cipe di 132 milioni come contributo a fondo perduto previsto da un contratto di programma per sostenere nuovi investimenti in Calabria, Puglia e Sicilia” (!!!). Non solo: sempre secondo IlSole24ore “a pagina 51 del contratto di investimento e scorrendo l’arti¬colo 13 intitolato “Opzione straordinara di vendita” si legge che se i contributi promessi dal Cipe non saranno liquidati entro la fine del 2006 e non supereranno i 75 milioni di euro, i privati avranno la facoltà di sbarazzarsi del 49% già acquisito ricedendolo alla società pubblica”.
Incredibilmente, quindi, questo contratto dice che i privati riavranno indietro da Sviluppo Italia 76 milioni di euro (il 49% di Italia Turismo) se non riceveranno almeno 75 milioni di soldi pubblici a fondo perduto (!!!!!).
C’è da aggiungere che la cessione ai privati di questo enorme patrimonio pubblico è avvenuta con un’asta senza gara !
L’operazione è stata condotta per Banca Intesa da Gaetano Micciché, responsabile della divisione corporate della banca stessa e fratello di Gianfranco Micciché, ex viceministro dell’Economia e attuale presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.
A Sciacca, in Sicilia, ad esempio, i soci privati e Sviluppo Italia (con ingenti finanziamenti pubblici nazionali e della Regione, quest’ultima con ulteriori 15 milioni di euro) stanno costruendo su un’area di circa 236 ettari una megastruttura alberghiera di lusso, con 500 camere, tre campi da golf di prima categoria per complessive 45 buche, sale congressi, due ristoranti, piscine, campi da tennis, ecc...
Una parte dei terreni sui quali sorgerà il megacomplesso era di proprietà di “Elena Merra, moglie del presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, del di lei padre Roberto, della di lei sorella Alessandra e di altri parenti che di cognome fanno sempre Merra” (La Repubblica, ed. Palermo, 11 agosto 2006). Un mese fa una parte dell’area è stata sequestrata dalla magistratura e i lavori sono stati sospesi per 45 gg dalle autorità competenti; i provvedimenti sono stati presi solo per presunte irregolarità di carattere ambientale.
Gaetano Micciché, responsabile della divisione corporate di Banca Intesa, ha partecipato per Banca Intesa alle varie riunioni sul prestito convertendo Fiat che si sono svolte dal 2003 in poi tra la Fiat e le banche creditrici, e fa parte dal 2002 dei consigli di amministrazione di Edison (sempre sotto la presidenza di Umberto Quadrino – storico dirigente Fiat- nonostante i numerosi riassetti azionari tra Fiat, banche, EdF, Tassara e altri).
Gaetano Micciché si è anche occupato della Telecom e della Pirelli con il riassetto di Olimpia e i rapporti con la Hopa di Emilio Gnutti ed ha fatto parte del cda di TIM (gruppo Telecom-Pirelli).
Quanto si sta facendo a Sciacca è la conseguenza di un contratto di programma -con la previsione dell’utilizzo di ingenti finanziamenti pubblici- firmato nel marzo 2006 tra il ministro delle attività
produttive Claudio Scajola e Italia Turismo (Sviluppo Italia, Banca Intesa, Marcegaglia, Ifil, Pirelli Real Estate) per la realizzazione di 14 progetti turistici che prevedono, in Calabria, Puglia e Sicilia,
l’ampliamento e l’ammodernamento di villaggi turistici, hotel, centri benessere, ecc.
Secondo il sito www.turismoefinanza.it del 14 luglio 2006, ITALIA TURISMO (Sviluppo Italia, Banca Intesa, Marcegaglia, Ifil, Pirelli Real Estate) “ ha ottenuto un finanziamento statale di 320 milioni di euro per la realizzazione e l’ampliamento di strutture turistiche nel meridione”.... Italia Turismo è una “società che gestisce un grande patrimonio immobiliare nel Mezzogiorno con 9 villaggi e 7.000 posti letto in Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna e 1000 ha di aree dal grande potenziale di sviluppo”. “I siti interessati dagli investimenti sono cinque. Intanto Sciacca in Sicilia, dove è previsto un intervento finalizzato ad un mercato di nicchia con golf, wellness, congressi e business incentive su 800 mila metri quadri con inaugurazione nel 2008. A seguire nel 2009 dovrebbero essere inaugurati i resort di Lecce in Puglia e Simeri, Gizzeria e Sibari in Calabria”.
Amministratore delegato di Italia Turismo è Sergio Iasi
E’ compito della procura della Repubblica verificare la sussistenza o meno di condotte di rilevanza penale da parte dei soggetti citati; noi vogliamo solo sottolineare due elementi:
1. la cessione ai privati, con un’asta senza gara, di un enorme patrimonio pubblico;
2. la clausola contrattuale che vincola l’acquisto del 51% di Sviluppo Italia Turismo (il 49% è valutato 76,4 miliardi di euro) alla erogazione agli stessi soggetti privati, entro il 2006, di 75 milioni di euro di contributi a fondo perduto da parte del CIPE;
3. l’erogazione agli stessi soggetti privati di centinaia di milioni di finanziamenti pubblici riguardo sempre lo stesso settore del turismo e gli stessi insediamenti.
Per gli esposti motivi, l’esecutivo nazionale dello Slai Cobas ha denunciato tutto quanto sopra esposto alle Procure della Repubblica di Milano, Lamezia Terme, Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza, Sassari, Bari, Sciacca, Lecce, Potenza, Termini Imprese, Palermo, perchè verifichino la
sussistenza di condotte di rilevanza penale nel comportamento di persone e/o società e si riserva la costituzione di parte civile.
Milano, 13-9-2006
Esecutivo nazionale Slai Cobas