La mobilitazione dei lavoratori per la strage della ThyssenKrupp
I lavoratori respingono al mittente le lacrime di coccodrillo di chi
è corresponsabile di quanto è avvenuto.
La manifestazione svoltasi questa mattina a Torino ha visto una
partecipazione straordinaria di diverse decine di
migliaia di lavoratori e cittadini. Dai manifestanti emergeva una
critica forte e radicale:
- a CGIL, CISL e UIL che hanno accettato precarizzazione del lavoro,
straordinari, caduta dell'attenzione alla sicurezza in cambio del
monopolio dei diritti sindacali e di robusti finanziamenti pubblici e
privati;
- alle forze politiche che non si curano di questo drammatico problema,
oltre 1000 morti l'anno per incidenti:
se ne ricordano solo al momento di rilasciare dichiarazioni ipocrite
proprio mentre il governo, nella legge finanziaria, fa passare la
detassazione degli straordinari.
Diverse migliaia di manifestanti, su indicazione della Rappresentanza
Sindacale Unitaria della ThyssenKrupp e dei
sindacati di base, hanno dato vita, da Piazza Castello, ad un ulteriore
combattivo corteo che ha raggiunto la sede
dell'Unione Industriali per urlare in faccia a questi signori la
propria rabbia e per rendere visibile la propria
determinazione ad agire perché la situazione cambi radicalmente.
È necessario fare in modo che la giornata di
oggi non sia un evento isolato e che, di fronte alla strage quotidiana
di lavoratrici e lavoratori, si sviluppi
un'adeguata iniziativa che ponga al centro:
* il rifiuto del lavoro precario che indebolisce l'assieme dei
lavoratori e lascia mano libera al dispotismo
padronale;
* un'azione a livello generale ed aziendale per imporre condizioni di
sicurezza adeguate;
* il rifiuto del prolungamento oltre ogni limite dell'orario di lavoro
mediante l'imposizione di straordinari che
giungono a situazioni intollerabili come quelle che si sono verificate
alla ThyssenKrupp.
Quanto è avvento alla ThyssenKrupp ha reso visibile ai molti ,
troppi, che dimenticano, o fingono di dimenticare, la
rilevanza della questione sociale, che solo un'iniziativa forte dei
lavoratori per rompere la gabbia impostaci con gli
accordi concertativi dal padronato, dai vari governi e dai sindacati
loro amici può permettere di cambiare
effettivamente una situazione intollerabile.
La Confederazione Unitaria di Base sta organizzando assemblee,
iniziative di informazione, vertenze sulla
sicurezza nelle aziende e sul territorio in preparazione di nuove
mobilitazioni generali su questi temi.
Per l'Esecutivo della CUB Piemonte
Cosimo Scarinzi