Il Tribunaledel Lavoro di Monza, mercoledì 17 settembre, ha
accolto
il ricorso promosso da circa 50 lavoratori esternalizzati dalla
Wind
ed ora in forza ad Omnia, difesi dagli avvocati di San Precario:
AntonioPironti, Massino Laratro, Matteo Paulli, relativamente alle
somme spettanti agli stessi a titolo di premio aziendale per
l’anno
2007 e per gli anni a venire.
Il tribunale ha inoltre condannatola Omnia alla costituzione in
favore dei lavoratori del Fondo di Solidarietà in
precedenza istituito
presso la Wind. In termini economici stiamo parlando dicirca € 2000 a
lavoratore oltre al diritto degli stessi a vedersi rimborsare le
spese
sanitarie specificate nel fondo solidarietà.
L’avvocato Paulli commenta positivamente la sentenza “ Ciò
che Omnia
ha tentato invano di perseguire rientra nello schema classico adottato
in operazioni di questo genere di cui il “profitto”
imprenditoriale
poggia esclusivamente sulla decurtazione dei diritti dei
lavoratori “.
Nel concreto si tratta di 4 SUV in meno per gli uni e i giusti
diritti in più per i lavoratori.
Questo giudizio si inserisce all’interno di un contenzioso
più ampio
fra i lavoratori, Omnia e la Wind. Infatti da domani continua il
percorso di mobilitazione e di lotta iniziato nel mese sciopero a
singhiozzo nel mese di luglio che ha avuto un’adesione del 95%
spiazzando l’azienda. Da una parte si chiedono il riconoscimento
dei
diritti persi nel passaggio fra wind ed Omnia, e dall’altra si
punta a invalidare l’esternalizzazione. Sarà sempre il
tribunale di
Monza a pronunciarsi nei prossimi mesi. Da ora in avanti è
previsto
quindi un ciclo di scioperi più o meno tradizionali a cadenza
settimanale per ricordare ad entrambe le aziende che “non
c’è trippa
per i gatti, siamo incazzatissime e continueremo a denunciare le
schifezze che stiamo subendo”
Mario del PuntoSanPrecario giustifica la strategia scelta come
l’unica
possibile per ottenere un risultato positivo” è necessario
combinare
tempestivamente alla protesta le azioni giudiziarie su tutti gli
aspetti del contendere: l’esternalizazzione, i premi produzione,
le
condizioni di lavoro.
Solo con questa tenacia e questa rabbia otterremo il rispetto dei
diritti.
Per questo stiamo preparando delle azioni, ne vedremo delle
belle.”
E la manifestazione dei sindacati dei confederali ?
Mario risponde: una protesta cha ha come punti fermi
“una carta delle responsabilità” e “un tavolo delle
trattative”
a cui sedersi non ha un grande futuro.
Anche perchè il passato dei confederali è macchiato
dalle firme apposte a
contratti, trasferimenti ed esternalizzazioni totalmente
penalizzanti. L
a telefonia conta 250000impiegati con percentuali altissime di
precarietà
(fino al 70%).
Le 24.000 assunzioni sbandierate negli ultimi due anni sono
comunque una
goccia nel mare e sono ascrivibili più al sacrificio e
all’impegno di
chi, in wind, in omnia, in atesia, in vodafone e in altre aziende si
è
ribellato che all’azione dei sindacati confederali, i quali
peraltro hanno
dimostrato una mollezza imperdonabile decidendo di non impegnarsi
nell’azione legale intentata dagli avvocati del Punti SanPrecario
relativa
ai premi di produzione ed al Fondo di Solidarietà.