CHI E' PER IL MURO, NON E' PER LA PACE!
VIA LE TRUPPE D'OCCUPAZIONE DALL'IRAQ

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA IL 13 NOVEMBRE 2OO4 CONTRO IL MURO IN ISRAELE E PER IL RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ITALIANE DALL'IRAQ

La costruzione del muro da parte di Israele sta annettendo illegalmente i territori palestinesi occupati, sta distruggendo l'economia della Palestina e di conseguenza allontana qualsiasi possibilità di soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese. Il Tribunale internazionale dell'Aia, nel mese di luglio di quest'anno, ha
emesso una sentenza che impone ad Israele la cessazione della costruzione del muro e la distruzione di quello già costruito. Israele a tutt'oggi
ignora con arroganza tale sentenza, con l'avallo e la copertura del governo USA. Non si rispettano i trattati, le legislazioni e il diritto internazionale.
IL MURO VIOLA LA CONVENZIONE DI GINEVRA ed è un crimine che favorisce l'apartheid ed il genocidio del popolo palestinese ed è per
questo che deve essere abbattuto. Il muro attualmente in costruzione viene "giustificato" dal governo israeliano come elemento indispensabile ai fini della propria sicurezza, dimenticando che lo stato d'Israele occupa da più di 50 anni una terra non sua. Inoltre da 36 anni lo stato sionista ha portato avanti una politica di
costante installazione di colonie agricole sui territori occupati nella guerra di aggressione del 1967, adottando continui provvedimenti di limitazione delle libertà individuali della popolazione palestinese. Di questi provvedimenti, la costruzione del muro è quello che ha comportato le conseguenze più gravi. In sostanza, il muro, viola due principi fondamentali del Diritto Internazionale: il divieto di annettere territori con la forza e il diritto all'autodeterminazione. IL MURO COSTITUISCE ANCHE SECONDO LA LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE UN CRIMINE DI APARTHEID E UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'.
Dopo la sentenza dell'Alta Corte dell'Aia, occorre rilanciare una mobilitazione nazionale ed internazionale tendente ad imporre l'abbattimento del muro e la restituzione ai legittimi proprietari palestinesi delle terre confiscate, con relativi rimborsi per tutte le  perdite e i danni subiti. Per raggiungere questi obiettivi occorre superare la fase della semplice denuncia, avviando UNA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO ATTIVO DI TUTTE LE MERCI ISRAELIANE E OPERANDO AFFINCHE' SI REALIZZI LA SOSPENSIONE DEGLI ACCORDI COMMERCIALI, ISTITUZIONALI E CULTURALI STIPULATI DAGLI STATI( PRIMO FRA TUTTI QELLI STIPULATI DALL'ITALIA) E DAGLI ENTI LOCALI.

La manifestazione del 13 Novembre 2004 a Roma sarà l'inizio di questo percorso.

CHI E' PER IL MURO, NON E' PER LA PACE!
VIA LE TRUPPE D'OCCUPAZIONE DALL'IRAQ

L'ALTRA LOMBARDIA - SU LA TESTA
28 ottobre 2004