LA CIA STA TENTANDO DI UCCIDERE HUGO
CHAVEZ ?
di CHRIS CARLSON Information Clearing
House
"Voglio uccidere quel figlio di puttana", ha dichiarato il
capitano della Guardia Nazionale venezuelana, Thomas Guillen,
in una telefonata registrata alla moglie. Durante la
conversazione, mandata in onda lo scorso mese sulla tv di
stato venezuelana, il capitano ha rivelato il piano, elaborato
assieme al padre, per uccidere il presidente Hugo Chávez. Il
giorno seguente, il capitano e suo padre, Ramon Guillén
Dávila, generale ritirato, sono stati arrestati e incarcerati
per aver cospirato contro il Presidente del Venezuela. [1]
Nelle ultime settimane, Hugo Chávez ha a più riprese
avvertito
che gli Usa tramano per farlo fuori e stanno aumentando le
attività dirette contro il suo governo e la sua persona.
Chávez ha anche affermato che la CIA sta lavorando con alcuni
contatti del famoso terrorista cubano, nonché agente CIA,
Posada Carriles, elaborando piani per il suo assassinio. C'è
qualche verità in tutto ciò? Potrebbe essere un'altra
classica
cospirazione della CIA al fine di uccidere un nuovo "nemico"
ufficiale degli Stati Uniti? Una rapida occhiata ai legami tra
CIA e il generale Ramon Guillén Dávila mostra che la
possibilità è decisamente fondata.
Gli Stati Uniti riescono ad allungare i tentacoli verso molti
paesi in tutto il mondo in molti modi, influenzando e
intervenendo nella politica delle nazioni sovrane. In America
Latina, uno dei metodi più comuni è attraverso le
cosiddette
"operazioni anti-droga". La CIA notoriamente ha compiuto
operazioni "anti-droga" in paesi come Bolivia, Colombia ed
Ecuador.
In Venezuela, queste operazioni "anti-droga" create ad hoc
dalla CIA vennero guidate negli anni '80 dallo stesso generale
Ramon Guillén Dávila che negli ultimi tempi progettava
l'attentato a Chávez. Stando al Miami Herald, Guillen era
l'uomo più fidato della CIA in Venezuela e il più vecchio
collaboratore officiale della CIA nel 1980. [2]
A capo della Guardia Nazionale del Venezuela, Guillén
lavorò a
stretto contatto con la CIA per le infiltrazioni e la raccolta
di informazioni sul traffico di narcotici colombiano. Ma
invece di frenare le operazioni di droga, Guillén e la CIA
finirono per importare cocaina loro stessi e l'intera faccenda
venne a galla quando "60 Minutes" ["60 minuti", trasmissione
della CBS News, generalmente basata su documentari di tipo
politico, ndt] mandò in onda un servizio esplosivo nel 1993.
La CIA aveva collaborato con Guillén per far entrare
clandestinamente l'incredibile quantità di 22 tonnellate di
cocaina negli Stati Uniti. [3]
Dopo che la dogana ebbe intercettato un carico di cocaina
giunto nel paese attraverso l'aeroporto internazionale di
Miami, un'indagine officiale stabilì la responsabilità
del
generale Guillén. Ma secondo il giornalista investigativo
Michael Levine, Guillén era una "risorsa" che operava dietro
ordini e protezione della CIA, fatto poi ammesso dall'
"Agenzia" stessa. Il generale Guillén non venne mai estradato
per processo negli Stati Uniti. [4]
Quindi, il generale Ramon Guillén Dávila è ancora
una
"risorsa" CIA che lavora al progetto di estromissione del
presidente venezuelano? Che il generale abbia mantenuto o meno
i legami con la CIA, sembra comunque un ottimo candidato per i
tentativi di destabilizzazione del governo di Chávez.
Stando alla pagina web "School of the Americas Watch"
[L'osservatore della Scuola delle Americhe, ndt], il generale
Guillén si è laureato nella peggiore scuola di
addestramento
al combattimento degli Stati Uniti nel 1967. [5] La Scuola
delle Americhe, divenuta nel 2001 l'Istituto dell'Emisfero
Occidentale per la Cooperazione e la Sicurezza, è una base
militare statunitense utilizzata per addestrare soldati
latino-americani in tecniche di contro-rivolta e tattiche da
interrogatorio.
Uno dei vari tentacoli dell'impero statunitense, la Scuola
delle Americhe è altresì nota come "la più grande
organizzazione per la destabilizzazione in America Latina".
Situata in Fort Benning, Georgia, la Scuola invia i suoi
laureati in tutta la regione per reprimere movimenti
comunisti, o di sinistra, e per influnzare le decisioni
politiche nei paesi dell'America Latina. La scuola si è
generalmente schierata a favore di regimi che facevano uso
delle squadre della morte e della tortura per tenere a bada la
popolazione.
La scorsa settimana, durante il 5° anniversario del tentato
colpo di stato del 2002, orchestrato dagli USA contro il
governo venezuelano, Chávez ha sottolineato che "l'impero non
ha requie". Ha dato per certo che gli Stati Uniti, in combutta
con l'élite venezuelana, continueranno a cospirare per
estrometterlo dal potere, non avendo mai accettato la
Rivoluzione Bolivariana.
Non sorprenderebbe, in ogni caso, se la CIA stesse
organizzando un attentato o un golpe contro Hugo Chávez.
Questa organizzazione criminale ha una lunga e sordida storia
di operazioni segrete tra cui assassinii, guerra economica ed
elezioni truccate. Solo in America Latina, la CIA ha
rovesciato numerosi regimi in Nicaragua, Cile, Panama,
Brasile, Grenada, Repubblica Dominicana, Guatemala e,
recentemente, ad Haiti nel 2004.
Al contrario, susciterebbe veramente sorpresa se la CIA non
stesse cercando di liberarsi in qualche modo del popolare
presidente venezuelano. In fondo, Chávez ha dato prova di
essere una potenziale minaccia agli interessi dell'impero
statunitense e dei suoi sponsor multinazionali. Chávez ha
vigorosamente respinto l'ordine del giorno della neo-liberale
Washington, nazionalizzando ampi settori dell'economia,
liberando il suo paese dal controllo del Fondo Monetario
Internazionale e della Banca Mondiale, rafforzando l'OPEC
[Organizzazione dei Paesi Esportatori del Petrolio],
riprendendo possesso dell'industria petrolifera nazionale e
intensificando l'interazione nel Sud del mondo.
Tuttavia la più grave minaccia agli interessi dell'impero
statunitense è che la rivoluzione in Venezuela sia di esempio
entro la regione, contagiando altri paesi. Nazioni come la
Bolivia e l'Ecuador vivono in questo momento le rispettive
rivoluzioni, ricalcando l'esperienza venezuelana.
Sembra altamente probabile che la "risorsa" di un tempo della
CIA, il generale Ramon Guillén Dávila, stesse cospirando
con
essa per eliminare il movimento sinistroide più consolidato
dell'America Latina, ad oggi. Ma a prescindere dal fatto che
la CIA riesca a domare l'incendio in Venezuela, potrebbe
essere comunque troppo tardi per contrastare l'ondata di
rivoluzioni nella regione.
Chris Carlson è attivista e giornalista freelance in
Venezuela. Visitatene il blog personale all'indirizzo:
www.gringoinvenezuela.com
NOTE:
3. Howard G. Chua-Eoan, "Confidence Games" ["Giochi di
fiducia", ndt], Time Magazine, Monday, Nov. 29, 1993,
http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,979669,00.html?iid=chix-sphere
5. School of the Americas Watch [Osservatore della Scuola
delle Americhe, ndt], Notorious Graduates from Venezuela
[Laureati famigerati dal Venezuela, ndt],
http://www.soaw.org/article.php?id=248